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CTS, Governo e Pandemia ...ora spiegateci!!!

Durante il triennio pandemico gli Ordini Professionali Sanitari, hanno optato in modo sistematico per l'avallo delle linee guida prodotte dal governo. Non si conosce bene ad oggi la numerosità dei rappresentati degli Ordini all'interno del Comitato Tecnico Scientifico (CTS) che ha assistito i governi durante la crisi pandemica allineandosi e mai controbattendo alle scelte del governo.


Lo scenario generale era quello di un ristretto gruppo di consiglieri che si riuniva praticamente in modo quotidiano, proponendo una lettura scientifica della situazione in essere, così da fornire adeguati e soppesati suggerimenti alla controparte istituzionale-governativa che per definizione non possiede competenze tecniche per valutare e contrastare una eventuale crisi pandemica.

Pertanto siamo legittimati a pensare, visto che ce lo dicevano anche loro, che il CTS fosse lì proprio per suggerire al governo le vie migliori per gestire le diverse criticità. Ovviamente la composizione del CTS doveva prevedere la presenza di professionalità diversificate proprio per poter affrontare con le risorse migliori e le competenze migliori il tanto temuto sconquasso che sarebbe stato portato dal virus. Fino a qui nessuna grinza, anzi sembra tutto davvero ben fatto e ben ragionato. Mi permetto di riassumerlo così, ho una criticità di cui conosco poco e di conseguenza mi rivolgo a chi possiede delle competenze. Facile facile, come accade quando ho un problemino alla macchina, cosa faccio? mi rivolgo a chi ne sa più di me! che di solito è un meccanico, anche qui tutto ok. La mia fortuna fino ad oggi è stata quella di essere riuscito sempre ad identificare dei meccanici.

Ora però nel momento in cui io mi rivolgo a qualcuno per ottenere informazioni o una riparazione, dovrò a meno che il mio interlocutore non decida spontaneamente di regalarmi le sue competenze, corrispondergli qualcosa, nella nostra società questo passaggio deve essere trasparente e rendicontabile, infatti emettiamo le cosiddette ricevute/fatture, documenti fiscali che ci informano sul bene/servizio che è stato ceduto, da chi è stato ceduto/erogato, chi lo ha ricevuto/beneficiato ed il quantitativo di soldi che è stato corrisposto. Anche qui tutto lineare.

Però, l'apparente linearità dei fatti osservabili non ci dice molto su tanti e tanti altri fattori decisivi che voglio qui accennare.

Ad esempio se guardo una ricevuta/fattura non so nulla rispetto all'eventuale rapporto tra i due contraenti, magari sono amici di vecchia data ma io non posso certo saperlo dalla fattura/ricevuta. Oppure potrebbe essere il contrario, quei due attori coinvolti in quella trattativa sono acerrimi nemici, e sempre non potrò saperlo. Combinando queste prime opzioni con un altro concetto quello di "interesse convergente/divergente" otterrò quattro opzioni diverse così riassumibili:

  1. contraenti senza rapporti pregressi - con finalità convergenti

  2. contraenti con rapporti pregressi - con finalità convergenti

  3. contraenti senza rapporti pregressi - con finalità divergenti

  4. contrenti con rapporti pregressi - con finalità divergenti

Va da sè che l'opzione che garantisce maggiormente i beneficiari delle decisioni prese da un governo sia l'opzione numero 3 (tre) per una serie di ragioni non di poco conto che vado ora ad accennare.

Se io devo scegliere di adeguarmi a determinate richieste, anzi se vengo spinto con forza a scegliere un qualcosa che proviene da due soggetti distinti senza rapporti pregressi percepirò i loro consigli/suggerimenti come "disgiunti" ed anche con finalità "divergenti", quindi già solo per questo evito di andare in braccio al gatto e alla volpe, quindi tornando a noi, avremo suggerimenti coerenti seppur provenienti da due interlocutori diversi, con le loro finalità altrettanto incompatibili, in questo modo sperimenterò un senso di responsabilità marcato, quindi se deciderò "si" mi allineerò con le fonti consapevole che queste non trarranno vantaggio comune dalle mie scelte, se deciderò "no" sceglierò di fare affidamento su me stesso e non sui suggerimenti altrui, assumendo il rischio di fare una scelta sbagliata e successivamente di pagare il conto di questa scelta. Insomma non si scappa, darai responsabilità a te stesso! sarai adulto!

In tutte le altre opzioni invece troviamo circostanze più ingarbugliate che consentiranno sempre una potenziale deresponsabilizzazione.


Un pò come il bambino che vuole fare una cosa a cui il papà ha già detto di "no", se il bambino va dalla mamma è bene che per coerenza trovi un convergente "no" materno, ma questo è un caso diverso perchè in effetti i genitori si conoscono e guarda caso hanno anche interessi educativi comuni, che è la nostra opzione 2 (due). Qui il bambino che si trova di fronte a una non convergenza proposta dai genitori, dove uno dice si e l'altro dice no sceglierà sempre per l'opzione a lui più gradita, e qualsiasi cosa dovesse succedere dopo avrà modo di far ricadere la responsabilità degli eventi ad un genitore piuttosto che all'altro se non addirittura imputando gli errori al disaccordo genitoriale. ottima condizione per evitare una reale assunzione di responsabilità e continuare a vivere infantilizzati.

Ora vorrei capire, il CTS e il Governo quale opzione dovevano essere? e quale opzione sono stati?

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