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il concetto di "Forza" in Psicologia


In psicologia il concetto di “Forza” non va preso alla lettera. Un po’ come quando si dice “la forza del destino”, o “la forza di volontà”,oppure “la speranza mi dà forza”.

In effetti non è difficle dimostrare, nei casi sopra citati, come in tanti altri, che non c’è nessuna “Forza” e non viene trasmessa nessuna energia. Il destino, ammesso poi che esista, non è una forza oggettivabile, la volontà non corrisponde a nessuna energia definibile, per il buon motivo che non è una forza reale.

In fisica, in biologia e in altre discipline il concetto di “forza” è molto più appropriato e dimostrabile, basti pensare per esempio al funzionamento di un organismo, cioè al suo metabolismo, che mantiene un misurabile bilancio energetico , fatto di entrate e uscite come ad esempio nutrizione e dissipazione di calore. Anche una singola cellula consuma energia per funzionare e ha un suo bilancio energetico.

Tuttavia, se andiamo a esaminare come le cellule nervose del nostro cervello si mettono in contatto tra loro, e in che modo attraverso i loro circuiti elaborano schemi di comportamento, sogni, pensieri, oppure come, interagendo con altri meccanismi fisiologici (per esempio ormonali) queste cellule producono quei fenomeni che chiamiamo “EMOZIONI” , o anche se andiamo ad esaminare in che maniera due animali o due persone entrano in rapporto tra loro, ecco che in tutti questi casi il concetto di “ENERGIA” (o anche di FORZA) si rivela improprio e sviante. Qui infatti, sia che si tratti di cellule nervose, sia di persone, ciò che conta è appunto il concetto di “COMUNICAZIONE”, e con esso i concetti di “SEGNALE” e di “INFORMAZIONE”.

Tra le cellule nervose, come tra animali e tra uomini non passano né energie né tantomeno forze, bensì passano dei segnali che possono essere chimici per le cellule, olfattivi o comportamentali per gli animali, vocali, verbali e comportamentali tra gli esseri umani. Pensiamo a una bella ragazza che passeggia e invia segnali a un giovane che la guarda. Qui passano immagini, magari odori, suoni o altre modalità di fornire indicazioni e informazioni. Si può aggiungere che, rimanendo sul caso della ragazza che passeggia, che essa stessa, risponde non soltanto a segnali esterni, ossia provenienti dall’ambiente, ma anche a segnali interni come l’emergere di ricordi, oppure come i segnali chimici provenienti dal cervello o dalla condizione ormonale dell’organismo.

Quindi FORZA ed ENERGIA in psicologia sono soltanto dei termini figurativi o metaforici, che servono per capirsi in un discorso soprattutto in quanto descrivono le nostre impressioni soggettive.

Che cosa sono allora le nostre motivazioni, cioè quei fattori interni o esterni che ci spingono ad agire in una certa direzione se non sono forze? Lo capiremo meglio nel corso dei nostri articoli, per il momento è sufficiente dire che oggi il concetto moderno di Motivazione così come altri concetti della psicologia , ha molto più a che fare con termini quali “Programma, Informazione, Schema di comportamento, Aspettativa e anche Credenza” piuttosto che con concetti alquanto tradizionali e meccanici come: Forza, spinta, istinto, impulso, pulsione, energia psichica.

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