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La pace invocata dagli aguzzini

Oggi c'è qualcosa di nuovo sotto il cielo italiano, all'elenco dei televirologi che ritrattano, cambiano, sguisciano, non poteva mancare, e infatti si è appena accodato anche il prode Pregliasco, quello delle canzoncine pro-punturina, quello che non faceva accedere i non vaccinati nel suo ospedale, quello che ne ha fatte di cotte e di crude sempre contro chi ha scelto di non credere alla narrazione pandemica mainstream.

Adesso il simpaticissimo cantante natalizio chiede una "pacificazione", e sostiene sia "giusto rivedere gli errori fatti".

Il caro Pregliasco, che sicuramente si è già distinto più e più volte come uno dei più rigorosi sostenitori della narrazione pandemica, sembra non capire, quasi come un bimbo un po' lento di comprendonio che a questo punto della partita, a noi, di quello che dice lui, o che propone lui, non ce ne importa proprio nulla.

Quando si sceglie bisogna poi assumersi le responsabilità delle scelte prese e chi ha scelto di non seguire né Pregliasco né i suoi sodali ancora sta pagando le loro nefandezze. Chi ha scelto di non farsi sparare intramuscolo l'intruglio salvifico mi pare si sia dovuto sobbarcare diverse noie durante i periodi in cui molti esibitori di green pass sfoggiavano il loro marchio con orgoglio e senso di autoproclamata responsabilità sociale, ricordiamo però che la verità era un pochino diversa da ciò che raccontava il mainstream. Ecco, tra l'altro mi pare che a noi non vaccinati non sia stato fatto alcuno sconto dai solerti adepti delle divisioni sociali su base intramuscolare e non si capisce come faccia un individuo del calibro del cantante Pregliasco a proporre anche solo come ipotesi un ragionamento così. Pare quasi che il prode Pregliasco cerchi una via d'uscita e di deresponsabilizzazione dall'odio che ha fomentato senza remore. Ma stia sereno.

Il caro Pregliasco pare non comprendere che che chi non lo ha ascoltato prima non lo ascolterà neanche oggi, pertanto le sue esternazioni sono probabilmente rivolte a chi come lui ha fatto dell'odio e della discriminazione una scelta di vita. Fatti loro, parlino tra loro. Le squadre ormai sono fatte!

Figuriamoci se abbiamo tempo da perdere con le richieste di riappacificazione del Pregliasco, noi siamo deceduti l'inverno scorso ...o no?

Tornando a quanto detto prima, ossia che il nostro Pregliasco assuma un atteggiamento un pò infantile, voglio soffermarmi su un altro dettaglio non di poco conto.

Il mainstream degli anni pandemici ha sistematicamente condannato i reticenti della punturina e additandoli li ha chiamtati con diversi nomignoli di dubbia ragionevolezza come ad es.: "evasori vaccinali", o "untori", o "capricciosi", "antiscientifici", "disertori". Inoltre i più, soprattutto sui social, invocavano inoculazioni coatte, invio di agenti presso i domicili, ecc. ecc. c'è anche chi ha invocato la necessità di virus che riducessero i reticenti in poltiglia verde, e ora questi signori si svegliano di soprassalto e invocano la riappacificazione.

Cari signori purtroppo dopo ciò che avete detto e fatto non c'è più uno spazio da destinare alla riappacificazione da voi proposta. Qui bisognerà far capire che chi ha scelto di non seguirvi ha proprio scelto di non seguirvi e non vi seguirà mai più, non ci saranno vostre proposte, non ci saranno vostre regole, vostri ultimatum, vostri tribunali. Ormai tutto ciò che proviene dalla narrativa mainstream è rigettato per il semplice motivo che nessuno vi crede più! avete avuto le vostre opportunità e avete scelto di accanirvi contro un sottogruppo sociale e quel sottogruppo sta crescendo ogni giorno di più proprio grazie allo svelarsi delle bugie narrate e rinarrate.

Come vi comporterete quando i più avranno aperto gli occhi e verranno a chiedervene conto di fronte alla sbarra di un tribunale nuovo?


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