Nel post di oggi affronto un tempa per me molto importante ossia il rapporto tra psicologia e grafologia.
Io stesso mi accorgo di quanto gli psicologi spesso abbiano reticenze nell'apporcciare ed approfondire la grafologia come strumento di indagine sull'uomo.
La psicologia studia i processi interni dell'individuo com la percezione, la memoria, l'attenzione, le emozioni, ecc.
Esistono tante scuole e correnti che guidano le indagini psicologiche ma nonostante questa eterogeneità possiamo certo dire che la psicologia scientifica attuale abbia maturato una certa solidità e convergenza interna, tuttavia gli stessi psicologi spesso mettono da parte la modalità che nel corso della storia si è imposta come la più importante forma espressiva dell'uomo, ossia la grafologia.
Il gesto grafico e la conseguente grafia oltre alla loro funzione di strumento utile al passaggio di informazioni deve necessariamente essere studiato ed approfondito come un Test proiettivo molto efficace, tuttavia questo non sempre avviene e me ne domando il perchè...
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